Notturno bus

Franz, autista d’autobus, continua a sperare nella grande svolta e continua a giocare a poker e a perdere. Finché non irrompe nella sua vita Leila, una falsaria bella e intrigante. E molto bugiarda… L’affascinante donna con gli occhi da gatta è infatti una scaltra truffatrice il cui primo colpo risale ai suoi tre anni.

Inseguita da una coppia di grotteschi killer, oltre che da un romantico agente dei servizi segreti, la ragazza cercherà protezione sull’autobus notturno di Franz “cuor di leone” (come lo chiama lei). Lui, filosofo mancato, “normalmente vile” e braccato a sua volta per debiti di gioco da un energumeno fondamentalmente buono di nome Titti, cercherà con scarsi risultati di resistere a quello che dopo anni di terapia ha inquadrato come il prototipo perfetto della donna sbagliata.

Dialogo dal film

Leila: “Qual è il segreto degli autisti di autobus? Ogni lavoro ha un segreto, non lo sai?”

Franz: “La divisa ATAC… Ha il fascino al contrario: puoi far colpo solo su donne del 50, e parlo sia di taglia che di età…”

Notturno-Bus-Bonifacci
  • Anno:  2006
  • Regia:  Davide Marengo
  • Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Giampiero Rigosi
  • Con:  Valerio Mastandrea, Giovanna Mezzogiorno, Ennio Fantastichini, Roberto Citran, Francesco Pannofino
  • Produzione:  RAI Cinema, Emme srl
  • Distribuzione:  01 Distribution

6 commenti su “Notturno bus”

  1. Un film che mi è rimasto nel cervello e, perchè no, anche nel cuore!
    Veloce intelligente fortunatamente per niente buonista.
    E, a parte Valerio che apprezzo molto, finalmente una Giovanna Mezzogiorno, spesso oltremodo brava, in un ruolo diverso spiazzante ed anche un pò demenziale.

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  2. Uno dei film più belli che mi è capitato di vedere negli ultimi anni.
    Pieno di ritmo e di azione, divertente,anche crudele a volte, ma mai banale. E con due grandissimi interpreti, Mastandrea e la Mezzogiorno. Straordinario anche l’attore che recita la parte di Garofano, non conosco il nome.
    Complimenti vivissimi

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  3. Quando Valerio Mastandrea, all’inizio del film, scende dall’autobus con l’obliteratrice in mano e un collega gli chiede cosa sia successo (o similia), mi aspettavo che lui rispondesse: “Mi porto il lavoro a casa”. Sono anni che penso che sarebbe stata una battuta geniale ma effettivamente ora come ora non ne sono più così certo.

    FABIO: Sì, in quella scena, sarebbe stata una buona battuta

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  4. “Il segreto sono gli specchietti retrovisori. Tutti sanno guardare avanti, è autista di Autobus solo chi sa guardare indietro”

    Grande Franz! Bel film come tutti quelli con Mastandrea, fortissimo anche Pannofino 💪🏼
    Saluti da un collega autista di Scuolabus!

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