Roberto Mastai

Roberto Mastai non c’è più. Quello che segue era il testo con cui l’avevo presentato qua.

Roberto Mastai è l’autore dei disegni del sito.

Vive in Pratello a Bologna, è pronipote di un Papa, dipinge in osteria e regala i disegni a chi passa di lì.

A volte fa mostre, ma improvvisate, e in mezzo alla strada, e poi regala tutto anche lì. A volte guadagna molto e spende tutto offrendo birre a chiunque passi di lì, altre volte non ha una lira, e se ne frega.  Secondo me non ha ancora capito bene cosa siano i soldi, il che non è caso raro ma unico, oramai.

A casa sua hanno mangiato più persone che in mensa. In una di queste cene si cantava all’una di notte, un vicino iniziò a lanciare insulti terrificanti dalla finestra di fronte, Mastai rispose dolce “per me tu non sei felice. Vieni  a cantare noi noi, vedrai che va meglio”. Mi piacerebbe dire “e così fu” ma il tizio non s’è presentato…Però ha smesso di insultare. E sono certo che è stato molto tentato…

15 commenti su “Roberto Mastai”

  1. Vorrei un mondo pieno di Roberto Mastai…Ho apprezzato le opere di Roberto Mastai leggendo il “Le notti bianche” di Dostoevskij della collana I Classici Illustrati. Mi son piaciute le coloratissime illustrazioni a corredo della meravigliosa storia di un malinconico innamorato…Ti prego fai i miei complimenti a Roberto e digli che io canterei con piacere insieme a lui e ai suoi amici anche fino all’alba. Un caro saluto a te e a Roberto

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  2. Che bellezza questo sito!
    Fatto bene, scritto benissimo, troppo utile, indispensabile…e come se tutto questo non bastasse, con delle illustrazione bellissime!!!

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  3. mastai è grandissimo ricorda alcune cose di tonino guerra ma è più felice, più ironico e coloristico. lo comprerei. caro fabio prima o poi andremo dunque a funghi, passione che esercito da tempo e con una certa perizia. montagna emiliano-oscana o toisco-romagnola, però eh? potrebbe andar bene in ottobre anche borgo val di taro in mezzo ai castagni.

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  4. Che dire, di fornte alla semplicità del cuore non si può fare altro che salutare con la mano al cuore. Una volta un professore universitario mi ha detto “Ma parla come mangi per piacere!!!!” Da allora sto cercando di imparare a a farlo, ma credo che la mia mente diviene fonte di ispirazione slo le poche volte che riesco a farlo. Complimenti e un augurio affinchè questa tua innata semplicità possa contaggiare più persone possibili. Un saluto da uno scrittore profano che sogna di imparare a raccontare con il cuore. Ciao

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  5. Come sta Roberto?

    FABIO RISPONDE. Non ho mai saputo rispondere esattamente a questa domanda. Direi “solito” :). Comunque è in forma!!!

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  6. PER FABIO E CRISTIAN. E’ GIA’ UN SUCCESSO ESSERE RIUSCITA AD ENTRARE. HO SALVATO LA LEZIONE, LA LEGGERO’ ATTENTAMENTE POI VI INVIERO’ I MIEI COMMENTI. CIAO ANNA MARIA

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  7. allora,allora questo pittore mi fa venire in mente i fisherman painter cinesi,scoperti per caso attraverso una rivista d’arte cinese che presentava questa categoria,in una mostra tenuta per strada a Shanghai.Così, via: Aereo,treno da 451 km.orari,metro,taxi,pulman,nave,isola. Sperduta in mare in zona militare inacessibile.I fisherman Painter sono proprio lì,
    protetti dal segreto militare e dalla sovraintendenza locale alle belle arti. Arrivo di sera non so come sull’isola accompagnato da un sovraintendente di Puthuo’Che mi accompagna in un sedicente albergo ad una stella, previa cena cinese rigorosamente a base di pesce da un sapore che ancora adesso se ci penso rivive nelle mie papille gustative.
    La mattina seguente entro nello studio collettivo dei fisherman painter,che scopro essere tutte o quasi donne, mogli, sorelle e madri dei pescatori. Cosi Fuori tutta l’atrezzatura e giu’ foto,video per ore e ore.Peccato che non avevo gli acquerelli. A dimenticavo, non lo dico volentieri ma ho l’anima del filmmaker. ciao

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  8. Da anni, camminando per il Pratello, mi capita di essere rapita dai colori dei suoi pastelli. A volte, mi capitava di staccare quei fogli e portarli a casa…piccoli pensieri colorati che hanno riempito le pareti della mia stanza in un appartamento in fondo a via del Pratello.Non sapevo ancora chi fosse, Mastai, dolce e prezioso. Oggi, con cura, custodisco quei fogli gelosamente. Ed ancora mi emoziono, quando al mattino lo vedo disegnare e scrivere, di questa strada e delle sue emozioni, seduto nel nostro bar, semplice, dolce, Mastai.

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  9. Mastai, perche sul tema del dream writing non provi a mettere in Mastaiana Cromia, questo mio sogno
    sollecitato da Fabio

    In questi giorni di Lettura matta ed accanitissima dell’opera non ancora omnia
    , anche i miei sogni hanno subito trasformazioni. Lui, il in alcuni suoi capitoli dice:
    siamo noi che scrivendo produciamo scelte. Ma ho l’impressione che il sogno ci imponga questo.Nel sogno, anche la trama , che trama non e’ viene imposta. Noi ci lasciamo portare solo come Alice nel paese delle meraviglie quando cade giù nel buco.Allora per entrare nel tema suggerito di questo Dream writing exercise,parlero’ di questo mio sogno, attivatosi poco prima dell’alba di un giorno di maggio.
    Il personaggio manca per forza , per via che ero io ma c’ero e non c’ero, mi muovevo estraniato dai fatti,invisibile come una spia,come l’occhio di una telecamera occultata. Non ero presente sulla scena che scorreva veloce per vie e piazze, piene di portici e mercati vedevo da lontano giovani dalle sembianze di DJ e rokkettari sembravano immobili. Immagini frizzate che lasciavano intendere movimenti frenetici,nell’atto di toccarsi e di scambiarsi pacchi confezionati con stoffe colorate; chi sa cosa contenevano.
    L’assenza totale dell’autore di questo dream-movie costringeva me che ero poi un involontario osservatore o spia e protagonista (perche io dal mio letto mi vedevo) , a non fare delle scelte precise nell’osservare ma a muovermi random, in un panorama metafisico ,in una scenografia irreale, surreale metafisica, nella piazza di Ferrara , quella di De Chirico naturalmente. Ma così la trama? dov’è l’intreccio?
    Il pezzo forte del sogno e’ stato il gioco di luci e di colori, che in un’alternanza inverosimile, passavano da una tonalità all’altra. Dalla luminescenza di un giallo solare, classico del mediterraneo si alternava un blu trasparente,irreale,gelido,che solo filtrando la luce attraverso una lastra di Polypropilene si ottiene così sfumato e tenue e velato,ad un rosso rubino dalla lucentezza irripetibile, che la mia memoria aveva fissato in un’antica fornace cinese dello Hunan, assistendo alla smaltatura con polvere di vetro di alcuni miei pezzi di pietra lavica con il . ( qui solo un sassuolese docg puo’ capirmi) Pensandoci bene ,non C’era trama in quel sogno e no che non c’era. Nooo ma c’era una conseguenza logica di immagini che sfumavano sfilando, una dopo l’altra lasciandomi creando dentro di me una sorta languore . E poi cosa e’ successo ? Sarebbe la domanda di rito che gira nella testa di chi legge.Poi niente, e l’incidente scatenante? Si c’e’ stato,si e‘ scatenato he he he ma giu‘ a casa del vicino del piano di sotto, che ha rumoreggiato indecentemente nel suo bagno . Così il lento risveglio della mente attivato improvvisamente dall’imponderabile,ma anche dall’albeggiare ha fatto il resto. Ho perso gradualmente la focale di ciò che nel sogno mi si parava davanti;nel dormiveglia ho avuto la netta percezione di essere come il personaggio di Poe il protagonista di una notte qualunque, che segue per tutta la citta’ un’uomo della folla che vaga senza meta.Ma non ricordo la colonna sonora.

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  10. Gentili Voi tutti, finalmente un sito con contenuti normali. Bello da leggere e osservare. Utile.
    Stavo cercando spunti sul come difendersi da chi conclude le frasi con !!!!(4 punti esclamativi), e le domande con ???? (4 punti di domanda). E da chi divide i periodi con …. (4 puntini di sospensione).
    Non e’ una priorita’, certo, pero’ mi piacerebbe trovare il modo giusto per segnalare la cosa all’autore dei trenini di caratteri

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  11. mi spiace non passare da Pratello, mi piacerebbe avere uno di quei disegni coloratissimi. grazioso il gatto “chissa’?”. giusto, chissà che un giorno no ci vada di proposito?

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  12. il 19 gennaio 2013 , mio fratello che vive a bologna è sceso qui a roma per fare gli auguri di un anno alla sua nipotina Greta. Gli regala una scatola disegnata curiosamente, con grafia elementare ma davvero insolita e allo stesso modo molto carina, mi dice che è stata realizzata da un artista bolognese tale Roberto Mastai. Non conoscevo questo artista ma girando su internet ho scoperto un uomo con una sensibilita’ umana elevata . Grazie Roberto!

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  13. Ciao fabio….ho conosciuto ora accidentalmente il tuo blog in questa mattinata di ferragosto romano (sorprendentemente fresco!)…. in pieno relax nel mio terrazzino in compagnia del tablet e di un buon caffè..mi sono incuriosita per via del film “si può fare” che ho visto due volte. Piaciuto tanto . Mi e’ piaciuta anche la prima lezione e quindi con sincera soddisfazione proseguo..
    Grazie per quello che hai fatto e fai e buon ferragosto.

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